domenica 8 settembre 2013

Storia - La cittadinanza nell'impero romano (secoli I e II) - Documenti 1b)


Civis Romanus sum « Sono un cittadino romano » (Cicerone, In Verrem, II, V, 162 ; 70 a. C.)
1. I diritti dei cittadini
Diritti politici e militari
di voto (jus suffragii);
di essere eletto magistrato (jus Honorum) con un censo di 400 000 sesterzi per la prima magistratura (Questura);
di partecipare all’esercito nella legione (jus militæ): avere una salda e una parte del bottino;
di partecipare ai sacerdoti (jus sacrorum);
Diritti civili
di matrimonio con una donna romana (jus conobii);
di portare la toga e la tria nomina (nome – prænomen; cognome – nomen, gens; e soprannome - cognomen);
di commercio (jus commercium) nel territorio romano;
di proprietà (jus census);
di essere protetto dai tribunali romani (jus legis actionis);
Doveri
il censimento[1] (census) obbligatorio: il cittadino è collegato ad una tribù[2] ed una centuria[3];


[1] Il censimento – le recensement.
[2] Le tribù servono di liste elettorali e per l’arruolamento militare. Alla fine della Repubblica ci sono 4 tribù nella città, e 21 fuori, in Italia.
[3] La centuria è un’unità della Legione.

2. Uno uomo vestito della toga (Augusto) 
3. La tria nomina prova di cittadinanza
Pietra della tomba di un legionario.
T.Iulio Tuttio T.f. Claudia [T(itus) Iulius Tuttius T(iti) f(ilius) Claudia (tribù)]
Titus (praenomen) Iulius (nomen) Tuttius (cognomen), filio di Titus, della tribù Claudia.
4. I luoghi del potere a Roma

Nessun commento:

Posta un commento