Umanismo e Rinascimento – una modificazione della visione dell’uomo e del mondo
Introduzione
L’origine del
Rinascimento
« La renovatio antica, con le sue
implicazioni politiche, comincia nel XII secolo. [A Roma, la colona
dell’imperatore Traiano] si trova da 1162 sotto la protezione del Senato e del
Popolo romano (...) allo scopo di preservarla integralmente ».
É. Crouzet-Pavan, Enfer
et paradis. L’Italie de Dante et
de Giotto, Paris, 2004, p. 30-31.
Lo studio: trivio e quadrivio
In epoca medievale, il trivio o trivium stava ad indicare ad un tempo
tre arti liberali ed il loro insegnamento. Ad esso seguiva il quadrivio. Questa formazione scolastica
era propedeutica all'insegnamento della teologia e della filosofia.
Il Trivium
riguardava tre discipline filosofico-letterarie:
Grammatica, ovvero la lingua
latina ;
Retorica, cioè l’arte di
comporre un discorso e di parlare in pubblico;
Dialettica, cioè la filosofia.
Il quadrivio o quadrivium (letteralmente "quattro vie") comprendeva
quattro discipline attribuite alla sfera matematica:
Aritmetica
Geometria
Astronomia
Musica
Questa suddivisione si deve a Marziano Capella, un filosofo della tarda
latinità (IV-V secolo d.C.).
I. Da Dante a Petrarca, l’Italia preumanistica della fine del medioevo
A. Formazione e viaggi di Dante Alighieri (1265-1321)
1. La formazione di Dante
La prima formazione culturale di Dante ebbe
luogo nella Firenze comunale di fine Duecento, una città dominata dalle lotte
irriducibili tra le fazioni e in cui anche la figura dell’intellettuale
svolgeva spesso un ruolo politico di primo piano. Suo riconosciuto maestro fu Brunetto Latini[1],
profondo conoscitore della letteratura francese, allora famoso in tutta Europa
grazie agli studi sull’arte retorica applicata alla politica. Anche l’attività
poetica di Dante incominciò, con ogni probabilità molto precocemente, a Firenze
(…). La città toscana era tra le più attive come centro di diffusione della
nuova poesia cortese.
[1] Brunetto Latini (1220-1294). Passò la sua vita di cittadino e di letterato al servizio
della sua città, mettendo a disposizione il suo sapere nel tentativo di formare
una classe dirigente capace di reggere nel migliore dei modi le sorti del
comune.
2. L’esilio di Dante, un esilio politico
Dante Alighieri apparteneva alla fazione dei guelfi
bianchi, contrari ad un eccessivo aumento del potere temporale papale ed in
perenne lotta con la fazione avversaria dei guelfi neri, ed ebbe una carriera
politica di discreta importanza. Quando il papa
mandò Carlo di Valois a Firenze come teorico paciere tra le due fazioni guelfe,
la Repubblica fiorentina inviò a Roma una rappresentanza diplomatica della
quale faceva parte Dante stesso.
Dante si trovava a Roma, trattenuto oltre misura proprio
dall'acerrimo nemico[1]
papa Bonifacio VIII, quando Carlo di Valois, al primo pretesto, mise a
ferro e fuoco Firenze con un colpo di mano. Il 9
novembre 1301 Cante Gabrielli da Gubbio fu nominato Podestà di Firenze e diede
inizio ad una politica di sistematica persecuzione degli elementi ostili al
papa, che si risolse nell'uccisione o nell'esilio di tutti i guelfi bianchi.
Con due condanne successive, quella del 27 gennaio e quella del 10 marzo 1302,
il poeta fu condannato in contumacia; raggiunto dal provvedimento di esilio a
Roma, Dante non rivide mai più la sua Firenze.
Fonte - http://www.capolavoroitaliano.it/approfondimenti/divina-commedia/approfondimenti/l-esilio-di-dante
[1] Acerrimo nemico : ennemi acharné, juré.
3. Mappa didattica della vita di Dante
B. Formazione, viaggi e opere di Francesco Petrarca (1304-1374)
4. Convenevole
da Prato, uno dei maestri di F. Petrarca
Nacque a Prato[1]
da Acconcio di Ricovero, probabilmente tra il 1270 e il 1275. Il nome e la
patria di questo notaio[2]
e professore di retorica, primo maestro del Petrarca per il trivio[3]
(…). [Petrarca] rievocò nel 1374 (…)
il carattere o le qualità del suo antico precettore ("seniculus
simplicissimus", "vir famosus", "grammaticus optimus",
"professor ac pracceptor") e ne precisò l'origine toscana ("in
Tusciam ivit, unde sibi erat origo").
Dizionario
Biografico degli Italiani - Volume 28 (1983)
5. Viaggi e fatti della
vita di Petrarca
L’unico scopo della vita di Petrarca era “trovare il ricco insegnamento dei
classici in tutte le discipline e da questo corpo di conoscenze più spesso
dispersi e dimenticati, di far rivivere e continuare la ricerca che questi
autori avevano commesso”.
1304
|
Arezzo
|
Nascita di F. Petrarca
|
Viaggio familiare per fuggire la Toscana
(guerra dei Guelfi bianchi e
neri): Pisa, Marsiglia
|
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1311-12
|
Avignone
|
|
Carpentras
|
Trivio e Quadrivio
|
|
1316
|
Montpellier
|
Università di diritto
|
1320
|
Bologna
|
Università di diritto civile
|
1325
|
Avignone
|
Al servizio della famiglia romana Colonna
nel Contado
|
1327
|
Incontro con Laure de Sade che ispirerà il Canzoniere,
opera principale di Petrarca
|
|
1330-1333
|
Lombey (Gascogne) – Parigi – Liegi – Aix-la-Chapelle - Lione
|
|
1336
|
Ascesa al Monte Ventoso (Mont Ventoux)
|
Esperienza conservata in una lettera,
vissuta come un allegoria.
|
1338-1353
|
La Fontaine du Vaucluse
|
Molti soggiorni: luogo che ispira Petrarca
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1340
|
Riceve della Sorbonne e dell’Università di
Roma una corona in riconoscimento del suo lavoro letterario: sceglie Roma
|
|
1341, 8 aprile
|
Napoli, Roma
|
Incoronato a Roma sul Capitolo (Laurea
Politica)
|
1348
|
Morte di Laure
|
|
1353
|
Padova
|
|
1356
|
Milano, Praga
|
Ambasciatore della famiglia Visconti (Milano) per nove anni
|
1361
|
Villeneuve-Lès-Avignon
|
|
1362
|
Venezia
|
Insediamento a Venezia
|
1367-1374 †
|
Arqua (contado di padova)
|
6. Principali opere di F. Petrarca
Titolo
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Data
|
Tipo
|
Presentazione
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La ricerca degli antichi
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Philologia Philostrati
[Filostrato filologhe][1]
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1326-36
|
Commedia
|
Opera persa, forse distrutta da F. Petrarca
|
De viris illustribus
|
1338/9-1351
|
Biografie
|
Seria di ventidue biografie di personaggi illustri del mondo antico (da
Romolo all’imperatore Tito).
|
Africa
|
1338/9 o 1351/3
|
Poema
|
Poema epico in esametri[2]
sulla seconda guerra punica (218-202 a.C.)
|
Le opere morali
|
|||
Rerum memoranda rum libri
|
1343-45
|
Aneddoti
|
Raccolta di aneddoti relativi a personaggi illustri del passato e del
presente di Petrarca (Roberto d’Angiò, papa Clemente VI, Dante Alighieri)
|
De vita solitaria
|
1346
|
Trattato
|
Lode della solitudine
|
De otio religioso[3]
|
1347/57
|
Trattato
|
Trattato in lode della vita monastica
|
Psalmi penitentiales
|
1347/8
|
Preghiere
|
Sette preghiere in prosa per la remissione dei peccati[4]
commessi
|
Secretum
|
1342/3
|
Dialogo filosofico
|
Francesco dialoga con un’allegoria della Verità e sant’Agostino
(considerazioni sulla morte, i peccati capitali, la ricerca della gloria e
dell’amore con Laura).
|
De remedii utriusque fortune
[I rimedi della Fortuna]
|
v. 1354
|
Trattato morale
|
Dialogo fra la Ragione, la Gioia e la Speranza, il Dolore e il Timore.
|
Le raccolte epistolari
|
|||
Rerum Familiarum libri
|
-
|
Lettere
|
350 lettere
|
Epystole
|
-
|
Lettere
|
66 lettere in esametri (tra cui ai papi Benedetto XII e Clemente VI)
|
Sine nomine liber
|
v. 1352
|
Lettere
|
19 lettere
|
Posteritati
|
1350-72
|
Biografia apologetica
|
Autopresentazione di Petrarca a beneficio dei suoi lettori dei secoli
futuri
|
Rerum senilium libri
|
-
|
Lettere
|
17 lettere (ad alcuni signori italiani, a Boccaccio, al papa Urbano V)
|
Le invettive
|
|||
Invective contra medicum
|
1352
|
Polemica
|
Contro un medico della curia papale
|
Invectiva contra quendam magni…
|
1355
|
Polemica
|
Contro il cardinale francese Jean de Caraman
|
De suis ipsius et multorum ignorantia
|
1371
|
Polemica
|
Contro quattro giovani filosofici
|
Invectiva contra eum qui maledexit Italie
|
1373
|
Polemica
|
Contro il teologo Jean de Hesdin, filofrancese
|
Altre opere latine
|
|||
Bucolicum Carmen
|
1346-9
|
Poesia
|
Dialogo fra personaggi allegorici
|
Itinerarium
|
1358
|
Manuale
|
Manuale per i pellegrini che vanno a Gerusalemme
|
Testamento
|
1370
|
Testamento
|
|
Novella di Griselda
|
1373
|
Novella
|
Riprende l’ultima novella del Decameron di Boccaccio
|
La poesia in volgare
|
|||
Canzoniere
|
1327-74
|
Poesia
|
Racconta il suo amore per Laura – 366 poesie
|
7. Esortare il papa a ritornare a Roma
Petrarca, nella sua lettera (Epystole, I. 2 e 5, 1342) a Benedetto XII (1334-1342), ha descritto Roma sotto le spoglie di una vecchia in ginocchio implorando di salvarla della sua sventura.
Fonte - BNF, MS italien 81, f° 18.
[1] Filostrato d’Atene (172-247),
altoparlante [orateur] et biografo
romano di lingua greca.
[2]
Esametro : hexamètre, vers en six
mesures.
[3] Otio, otium in latino : tempo
libero (« loisir »).
[4] Péchés.
Domande :
A. Dante Alighieri
Comprensione.
1. Doc. 1. Spiegare perché la città di
Firenze era ottima per un poeta.
2. Doc. 2. Dare un titolo a ognuno paragrafo
del testo.
3. Doc. 3. Cercare chi erano Boezio e
Cicerone.
Analisi.
4. Doc. 1 e 3. Raggruppare e organizzare
gli elementi della formazione di Dante.
B. Francesco
Petrarca
Comprensione.
5. Doc. 7. Presentare il documento nel suo
contesto.
Analisi.
6. Doc. 4 e 5. Qual è la formazione di
Petrarca ? Come s’intitola questo tipo di formazione ? Paragonare questa
formazione e l’introduzione del doc. 5.
7. Doc. 5. Quali sono i luoghi che visita
Petrarca nella sua vita e perché questi luoghi partecipano alla sua formazione
? Giustificate i suoi spostamenti[1],
e presentare i tre “tempi” della vita di Petrarca.
8. Doc. 6. Presentare i temi
delle opere. Quali sono le particolarità del Canzoniere? Doc. 7. Perché
Petrarca si permette di tenere questo discorso al Papa ?
C. Due ritratti di Dante e di Petrarca
8. Dante secondo un’affresco di Luca
Signorelli
Orvieto,
Duomo, Cappella di San Brizio (1499-1502).
9. Francesco Petrarca nello Studio
Anonimo, ultimo quarto del sec. XIV - Francesco
Petrarca nello studio - Padova, Reggia Carrarese, Sala dei Giganti.
Domande :
1.
Doc. 8 e 9.
Presentare e descrivere gli affreschi.
2.
Doc. 9. Paragonare
con i documenti del B. Perché hanno rappresentato il maestro qui ?
3.
Doc. 8 e 9. Paragonare le due opere :
che hanno in comune, e quali sono le differenze ?
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