Questo è la parte seguente del corso dopo il punto su "Lo studio nel medioevo"
* Contesto : dall’opposizione guelfi / ghibellini alla Cattività avignonese [1]
I guelfi sono una fazione che difende la
posizione del Papa a Roma, di fronte al potere dell’imperatore (Ghibellini). Alla fine del duecento, i
guelfi si separano in due, Bianchi e Neri. I Neri controllano Firenze e
dopo il 1302 cacciano i Bianchi (tra i quali Dante e la famiglia di Petrarca).
La politica di
riaffermazione dei privilegi e del potere pontificio dal papa Bonifacio VIII
(1294-1303) si è opposta al potere delle grandi famiglie romane e i sovrani
d’Europa (il re di Francia Filippo il Bello, 1268-1314). L’insicurezza di Roma
e l’offensiva francese contro la Chiesa hanno permesso di dichiarare il
successore di Bonifacio, Benedetto XI (1303-1304), eretico all’indomani della
sua morte. Il Sacro Collegio chi si riunisce per decidere del nuovo papa
finisce per scegliere il campo francese: il vescovo di Bordeaux Bertrand de Got
divenne Papa (Clemente V - 1305-1314). Questo francese non poteva entrare a
Roma: incoronato a Lione, sceglie il Contado Venassino per insediarsi. Un
ritorno definitivo a Roma si farà tardivamente, nel 1377.
[1] Il termine "cattività" viene dal
latino captivus (prigioniero). Tale
termine presso i coevi non sottintendeva tanto una prigionia dei Papi presso i
Re di Francia, bensì una situazione di esilio paragonabile a quella vissuta dal
popolo ebraico durante la cattività babilonese (587 a.C.-517 a.C.). Esso venne
indirettamente coniato dal Petrarca: nel sonetto 114 del suo Canzoniere (Dell'empia Babilonia) egli identifica Avignone con Babilonia,
biblicamente intesa come capitale dell'iniquità e del vizio.
Questa parte è dunque da rimettere nei vostri quaderni !
Per le vostre domande, sapete l'indirizzo da utilizzare...
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