Dossier documentario (2/3) –
La Sicilia e l’Italia meridionale
Vocabolario
I
Longobardi, les Lombards; i ducati, les duchés; espellere, expulser, renvoyer; lo strapotere, la toute puissance, le pouvoir absolu;
spietato, impitoyable; accentrato, centralisé; i sudditi, les sujets (d’un roi, d’un prince : les
habitants des terres que ce dernier contrôle); la chiesa, l’église; la navata, la nef; la cupola, la coupole;
il campanile, le clocher; la moschea,
la mosquée; il minareto, le minaret.
Documenti
1. Cronologia della conquista della Sicilia
normanna
1030 –
1o insediamento normanno nel sud dell’Italia ;
1050 –
Puglia, Calabria sovrastata dai normanni ;
1060 –
I normanni di Roberto il Guiscardo entrano in Sicilia ;
1071 –
I normanni cacciano i greci di Bari (Puglia);
1091 –
La Sicilia e normanna.
2.
Storia della conquista dell’Isola
Agli inizi del XI secolo,
dopo il successo ottenuto con la conquista della Normandia e dell’Inghilterra
(1066, Hasting), gruppi di normanni cominciarono a insediarsi anche nel
Meridione d’Italia. A quel tempo la Sicilia era in mano agli Arabi, mentre la
Puglia e la Calabria erano occupate dai Bizantini ; i Longobardi* possedevano i
ducati* di Benevento, Capua, Napoli e Salerno (…).
Bande normanne si fecero
assumere come milizie mercenarie da Bizantini e Longobardi: però non chiesero
compensi in denaro ma terre. Dopo qualche tempo i loro possedimenti erano
diventati tanto estesi da coprire quasi per intero l’Italia meridionale. Allora
il normanno Roberto il Guiscardo (cioè “l’Astuto”), discendente di una
famiglia diventata cristiana da qualche generazione, ottenne dal papa il titolo
di duca e il permesso di espellere* i Bizantini dall’Italia e gli Arabi dalla
Sicilia.
Roberto riuscì facilmente a
occupare Bari e Brindisi (…). Più lunga e difficile, invece, fu la conquista
dell’isola, che avvenne a prezzo di trent’anni di guerra (1061-1091) e fu
condotta da Ruggero d’Altavilla, fratello minore di Roberto.
Imitando Guglielmo il
conquistatore, Ruggero II si propose come primo obiettivo quello di ridurre lo
strapotere* dei signori. Per ottenere questo scopo fu spietato* e crudele:
arrestò e torturò centinaia di persone (…) ; distrusse intere città e ne
massacrò gli abitanti (…). Riuscì però nel suo intento, che era quello di porre
le basi di un moderno Stato accentrato*. Alla fine del suo regno, tutto il
popolo pagava le tasse direttamente al fisco reale e i sudditi* erano giudicati
dai tribunali del re e sottratti alla giustizia dei signori locali.
3. Palermo, le chiese di San Cataldo (XII) e di San Giovanni degli Eremiti (XII) – Sicilia
4. Il campanile della Martorana o Santa Maria dell’Ammiraglio greco Giorgio d’Antiochia (1149) e la cappella palatina di Palermo (1130) – Sicilia
5. La Chiesa di Monreale : le
mosaiche, la navata (XII) – Sicilia
6. Pitture greche nella chiesa di Santa Sofia (oggi San Stefano, XIV) di Soleto e chiesa bizantina di San Pietro d’Otranto (VIII) – Puglia, Salento
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