mercoledì 17 dicembre 2014

Storia - IL MEDITERRANEO NEL XII E XIII SECOLO D.C. : UN CROGIOLO DI CIVILTÀ - Compiti per le vacanze di Natale

Compiti per le vacanze di Natale
- Le due domande del testo 3 (p. 2) "Un appello alla crociata" (Clermont, 1095)
- Studiare la parte del corso seguente e riprenderla nel quaderno ("a mano!") - prepare tutte le domande di comprension... 

Storia - IL MEDITERRANEO NEL XII E XIII SECOLO D.C. : UN CROGIOLO DI CIVILTÀ - Il corso

I. La Sicilia, punto d’incrocio culturale  


A. La conquista del territorio

1. La conquista del sud della penisola e soprattutto della Sicilia si fa sul lungo tempo. Nel 1030 i primi normanni s’installano nel sud della penisola, come soldati pagati dai signori locali (“si fecero assumere come milizie mercenarie da Bizantini e Longobardi”), ma non si fanno pagare con soldi ma con delle terre: diventano signori anche loro. Nel 1050 la Puglia e la Calabria, che erano bizantine, sono normanne. Dobbiamo aspettare il 1060 per vedere Roberto il Guiscardo entrare nella Sicilia araba, che sarà totalmente conquista nel 1091.
I normanni appaiono come una forza militare: nel 1066 Guglielmo il Conquistatore ha ripreso il regno d’Inghilterra del cui doveva ereditare. Le loro terre conquiste nel meridione d’Italia sono numerose. Infine, nella Sicilia, Ruggero II ha la capacità di “ridurre lo strapotere dei signori”.
2. I normanni vengono dell’Europa occidentale, cioè dell’Inghilterra e della Francia (Normandia) che possono essere dei modelli di monarchie centralizzate: la loro potenza viene del sistema feudale. Per di più, hanno l’aiuto del Vaticano: “Roberto il Guiscardo (…) ottenne dal papa il titolo di duca e il permesso di espellere i Bizantini dall’Italia e gli Arabi dalla Sicilia”.
Feudale / feudalismo
Sistema politico-sociale fondato sul feudo e sul rapporto di vassallaggio, che caratterizzò l'Europa occidentale medievale.
Feudo
Nel Medioevo, bene o diritto concesso dal signore al vassallo per ricompensarlo della fedeltà o del servizio prestato. La concessione avveniva tramite l'investitura, consistente nel trasferimento simbolico del bene e nel riconoscimento del feudo da parte dei contraenti (…).

B. Il misto culturale

3. Le influenze sono diverse: globalmente musulmane in Sicilia, greche nel sud della penisola.
Le chiesi di San Cataldo e di San Giovanni degli Eremiti di Palermo (doc. 3) sembrano a due moschee, con la loro navata coperta di cupole.
Il campanile di Santa Maria della Martorana fa pensare ha un minareto (di una moschea) ma la chiesa fu costruita dall’ammiraglio greco Giorgio d’Antiochia (doc. 4). L’interno della cappella palatina (cioè del palazzo del re) di Palermo è coperto d’oro come le chiese bizantine (doc. 4).
A Monreale, la chiesa di piano basilicale (influenza latina) è ornata da mosaiche (influenza bizantina) con disegni arabi (stelle) (doc. 5).
La chiesa di San Stefano di Soleto (Puglia, Salento) era dedicata prima a Santa Sofia, santa ortodossa : le pitture rivelano santi grechi (con alfabeto cirillico). La piccolina chiesa di San Pietro d’Otranto sembra essere una chiesa greca (cupola, piano a croce greca – doc. 6).
4. Alcune chiese furono costruite prima la conquista normanna. Questo è sicuro per la cappella di San Pietro d’Otranto del VIII secolo. Tutti gli altri monumenti furono eretti nel XII secolo (San Cataldo, San Giovanni, Monreale, La Cappella Palatina – 1130 – La Chiesa della Martorana – 1149), eccetto la chiesa greca di Soleto del XIV secolo. Quest’ultimo monumento dimostra la presenza greca ancora tardivamente nel sud della penisola.

Influenze
Musulmane
Bizantine
Latine
Potere

à Uno stato moderno e con un unico centro (un moderno Stato accentrato) ;
à Un’amministrazione per levare le tasse dello stato come nell’impero (tutto il popolo pagava le tasse direttamente al fisco reale e i sudditi venivano giudicati dai tribunali del re e sottratti alla giustizia dei signori locali).
à Influenza latina: sistema feudale basato sulla terra (non chiesero compensi in denaro, ma terre),
Alla testa dello stato un sovrano cristiano, sotto l’influenza del papa (il normanno Roberto il Guiscardo (cioè “l’Astuto”), discendente di una famiglia diventata cristiana da qualche generazione, ottenne dal papa il titolo di duca).
Arte e cultura
> Chiese di San Cataldo e di San Giovanni degli eremiti : le cupole delle navate
> Chiesa della Martorana: campanile-minerato ornato da archi a sesto acuto;
> Chiesa di Monreale: ornata da mosaiche di stile musulmano.
> Cappella palatina: ricoperta d’oro e di mosaiche come le chiese bizantine;
> Chiese di Soleto: dedicata a Santa Sofia, ornata di pitture greche;
> Chiesa della Martorana: eretta sotto l’ordine di Giorgio d’Antiochia, greco ammiraglio della flotta;
> Chiese San Pietro d’Otranto: piano in crocia greca.
> Chiesa di Monreale: piano basilicale.
Religione e società
à Una popolazione musulmana sotto la sovranità di un normanno capo della Sicilia;
à Trasformazione d’alcune moschee in chiese.
à Una popolazione greca di culto bizantino;
à Trasformazione d’alcune chiese bizantine in latine.
à Una popolazione “latina”: i normanni, e una popolazione longobarda;
à Costruzione di chiese latine. 



giovedì 11 dicembre 2014

Storia - IL MEDITERRANEO NEL XII E XIII SECOLO D.C. : UN CROGIOLO DI CIVILTÀ - Documenti 3/3

Dossier documentario (3/3) – L’occidente in espansione
   

A. Roma, vecchio o nuovo polo dell’Occidente ?

Documenti
1. Roma, un polo di cristianità
« Che Dio abbia operato miracoli per la realizzazione dell'Impero romano è provato dalla testimonianza di autori classici. Sotto Numa Pompilio, secondo re di Roma, mentre sacrificava secondo il rito dei Gentili, uno scudo cadde dal cielo sulla città eletta da Dio, secondo la testimonianza di Livio nella prima deca ».
Dante Alighieri, De Monarchia, ii-IV, 5 (1313-1318)

2. Quali furono le fasi della Reconquista ?
Domande:
1. Presentare l’evoluzione globale secondo tutte le mappe (per i cristiani come i musulmani).
2. Come nasce il Portogallo ?
3. Qual è il fenomeno presentato dagli stati spagnoli tra il 1000 e la battaglia di Las Navas de Tolosa nel 1212 ?

B. La scoperta dell’altro


1. Trasferire la conoscenza : Gerardo di Cremona

Gerardo di Cremona è senza ombra di dubbio il traduttore più prolifico del Medioevo vissuto nella seconda metà del XII secolo. Nato a Cremona intorno al 1114, Gerardo si appassionò presto al mondo delle scienze che, nel tempo, lo spinse a una lunga ricerca del famoso Almagesto di Tolomeo[1], opera in realtà non disponibile in latino. Data l’impossibilità di reperire tale opera in Italia, decise di trasferirsi a Toledo dove era certo di trovarla in arabo, imparò la nuova lingua e intraprese la traduzione latina del testo tolemaico[2]. Dopo questo lavoro, Gerardo decise di dedicare tutta la sua vita a un’imponente attività di traduzione che, in pochi anni, mise a disposizione una settantina di opere di ogni genere che spaziano dall’astronomia alla medicina, alla filosofia, alla logica, ecc.

Ruggiero Pergola, « Ex arabico in latinum : traduzioni scientifiche e traduttori nell’Occidente médiévale », in Studi di Glottodidattica, 2009, 3, p. 74-105.
2. Federico II e la cultura

Federico II fu imperatore tedesco: controllava le terre del sud della penisola italiana e fu in lotta con il Papà Innocenzo III.
Sotto il regno di Federico II ebbe grande sviluppo la scuola medica di Salerno e fu fondata l’Università di Napoli (1224), con il manifesto intento di contrapporre una scuola giuridica “laica” a quella bolognese e di preparare funzionari in grado di gestire le strutture amministrative del Regno. Poliglotta, Federico coltivò gli studi filosofi, l’astrologia, la geografia e le scienze. Fu buon poeta e alla sua corte fiori la poesia della scuola siciliana. Accostatosi con rispetto e interesse all’Islam, ammise alla sua corte sapienti provenienti da ogni regione mediterranea, attirandosi cosi il sospetto di eresia e offrendosi alla diffamazione del Guelfi che; anche per l’ambiguità, della sua politica ecclesiastica, videro in lui l’incarnazione dell’Anticristo. I suoi sostenitori, ricorrendo a temi vicini al pensiero di Giocchino da Fiore, lo considerarono al contrario un “secondo Cristo”, venuto a riportare la Chiesa e il mondo sulla via della salvezza.

Storia. Cronologie ragionate. Quadri di sintesi, 2009, p. 173.

Domande
1. (Doc. 1) – Presentare l’attività di Gerardo di Cremona all’inizio nel duecento, utilizzando il testo.
2. (Doc. 1) – Perché si trasferisce a Toledo e qual è il suo interesse ?
3. (Doc. 2) – Che sviluppa Federico II, e dove ? (presentare ogni luogo di cultura, e localizzarlo nella penisola italiana). Quali sono le influenze di questa politica ?
4. (Doc. 2) – Come si presenta l’imperatore Federico II grazia a questa politica ? Quali sono i problemi che lui ha con la Chiesa e perché ?
5. (Doc. 1 & 2) – Presentare il rapporto particolare con il mondo musulmano che mostrano Gerardo di Cremona e Federico II.


[1] Ptolémée.
[2] LAlmagesto era stato tradotto anche in Sicilia, dal greco in latino, nel 1160. Si è soliti affermare che Gerardo ultimò la sua versione dall’arabo nel 1175 e che non fosse a conoscenza della traduzione anonima dal greco, peraltro migliore. In realtà, la data esatta della traduzione di Gerardo potrebbe essere molto anteriore al 1175.


Storia - IL MEDITERRANEO NEL XII E XIII SECOLO D.C. : UN CROGIOLO DI CIVILTÀ - Documenti 2/3


Dossier documentario (2/3) – La Sicilia e l’Italia meridionale

Vocabolario
I Longobardi, les Lombards; i ducati, les duchés; espellere, expulser, renvoyer; lo strapotere, la toute puissance, le pouvoir absolu; spietato, impitoyable; accentrato, centralisé; i sudditi, les sujets (d’un roi, d’un prince : les habitants des terres que ce dernier contrôle); la chiesa, l’église; la navata, la nef; la cupola, la coupole; il campanile, le clocher; la moschea, la mosquée; il minareto, le minaret.

Documenti
1. Cronologia della conquista della Sicilia normanna
1030 – 1o insediamento normanno nel sud dell’Italia ;
1050 – Puglia, Calabria sovrastata dai normanni ;
1060 – I normanni di Roberto il Guiscardo entrano in Sicilia ;
1071 – I normanni cacciano i greci di Bari (Puglia);
1091 – La Sicilia e normanna.

2. Storia della conquista dell’Isola
Agli inizi del XI secolo, dopo il successo ottenuto con la conquista della Normandia e dell’Inghilterra (1066, Hasting), gruppi di normanni cominciarono a insediarsi anche nel Meridione d’Italia. A quel tempo la Sicilia era in mano agli Arabi, mentre la Puglia e la Calabria erano occupate dai Bizantini ; i Longobardi* possedevano i ducati* di Benevento, Capua, Napoli e Salerno (…).
Bande normanne si fecero assumere come milizie mercenarie da Bizantini e Longobardi: però non chiesero compensi in denaro ma terre. Dopo qualche tempo i loro possedimenti erano diventati tanto estesi da coprire quasi per intero l’Italia meridionale. Allora il normanno Roberto il Guiscardo (cioè “l’Astuto”), discendente di una famiglia diventata cristiana da qualche generazione, ottenne dal papa il titolo di duca e il permesso di espellere* i Bizantini dall’Italia e gli Arabi dalla Sicilia.
Roberto riuscì facilmente a occupare Bari e Brindisi (…). Più lunga e difficile, invece, fu la conquista dell’isola, che avvenne a prezzo di trent’anni di guerra (1061-1091) e fu condotta da Ruggero d’Altavilla, fratello minore di Roberto.
Imitando Guglielmo il conquistatore, Ruggero II si propose come primo obiettivo quello di ridurre lo strapotere* dei signori. Per ottenere questo scopo fu spietato* e crudele: arrestò e torturò centinaia di persone (…) ; distrusse intere città e ne massacrò gli abitanti (…). Riuscì però nel suo intento, che era quello di porre le basi di un moderno Stato accentrato*. Alla fine del suo regno, tutto il popolo pagava le tasse direttamente al fisco reale e i sudditi* erano giudicati dai tribunali del re e sottratti alla giustizia dei signori locali.



Domande

1-             Come si fa la conquista della penisola? Quali sono gli elementi e eventi che dimostrano la forza dei normanni ?
2-             Quali sono le influenze straniere che troviamo nello Stato Siciliano normanno (possono essere aiuti come influenze più generale)?
3-             Quante influenze sono e di che tipe? Mostrarlo per ciascun monumento.
4-             Secondo le informazioni che abbiamo (stile, data…), chi ha fatto costruire queste chiese ?



3. Palermo, le chiese di San Cataldo (XII) e di San Giovanni degli Eremiti (XII) – Sicilia
4. Il campanile della Martorana o Santa Maria dell’Ammiraglio greco Giorgio d’Antiochia (1149) e la cappella palatina di Palermo (1130) – Sicilia
















5. La Chiesa di Monreale : le mosaiche, la navata (XII) – Sicilia
















6. Pitture greche nella chiesa di Santa Sofia (oggi San Stefano, XIV) di Soleto e chiesa bizantina di San Pietro d’Otranto (VIII) – Puglia, Salento
 

Storia - IL MEDITERRANEO NEL XII E XIII SECOLO D.C. : UN CROGIOLO DI CIVILTÀ - Documenti 1/3




Il Mediterraneo nel XII e XIII secolo d.C. : un crogiolo di civiltà



 “Che cos’è il Mediterraneo? Molte cose al tempo stesso. Non una civiltà, ma più civiltà ammassate l’una sull’altra. Il Mediterraneo è un antica crocevia. Da millenni tutto è confluito verso questo mare, scompigliando ed arricchendo la sua storia” – Fernand Braudel. 

“Il mare  (Mediterraneo) unisce i popoli che separa” – A. Pope.


Dossier documentario (1/3)
 
Vocabolario
Crogiolo, creuset; crociata, croisade; i crociati, les croisés; la civiltà, la civilisation; il pellegrinaggio, le pèlerinage; I normanni, les normands; Il Medio Oriente, le Moyen-Orient; Lo scisma, le schisme.
Religione : L’Islam, i musulmani, il mondo musulmano; il Corano. Il mondo cristiano, Gesù Cristo, gli ortodossi, i cattolici, il papa, un vescovo, un prete, un parroco, un clero; la Bibbia. Il mondo ebreo, gli ebrei; la Torà.

Documenti
1. Europa intorno al Mille 
2. Un usuraio ebreo (miniatura dal Sanctorum Peregrinationes in Terram Sanctam – 1486)
3. Un appello alla crociata (Clermont, novembre 1095)
4.
5. Cronologia
1054 – Scisma religioso Oriente - Occidente ;
1064 – SpagnaRiconquista : presa di Coimbra ; battaglia di Barbastro (aiuto dei normanni);
1095 – Concilio di Clermont, appello del Papa Urbino alla 1° crociata;
1099 – Oriente – Caduta di Gerusalemme che divenne cristiana;
1145/46 – Appello alla 2° crociata dal papa Eugenio III.
1146 – Spagna – Conquiste musulmane;
1187 – Disfatta di Hattin, apre la strada e le porte di Gerusalemme a Saladino;
1189 – 3° crociata (fallimento);
1204 – La 4° crociata prende Costantinopoli;
1215 – Appello alla 5° crociata;
1229 – Trattato di Jaffa: Federico II ricupera Gerusalemme;
1244 – Il Sultano d’Egitto prende Gerusalemme;
1261 – I Greci riprendono Costantinopoli.


domenica 16 novembre 2014

Geografia - Lo sviluppo sostenibile - documenti (2)


4. Il “rapporto Brundtland
“Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”
Rapporto Brundtland, o Our Common Future, Commissione mondiale sull’ambiente e lo Sviluppo, 1987.

B. La persistenza delle disuguaglianze

5. La popolazione nelle Bidonville       

6. Sedi sociali delle imprese mondializzate     

II.Dei nuovi bisogni per 9 miliardi di uomini nel 2050


7. La popolazione mondiale dal 1750 al 2050


8. Evoluzione della popolazione mondiale per fasce d’età e per aree


9. I progressi dei paesi nella riduzione del GHI[1]


[1] Il cosiddetto Ghi (Global Hunger Index) è la media fra la percentuale della popolazione denutrita, quella dei bambini sottopeso e quella di coloro che muoiono prima dei cinque anni. L’indice va da 0 a 100: sotto quota 5 è basso, sopra quota 20 è «allarmante». Fonte - http://espresso.repubblica.it/internazionale/2013/10/14/news/fame-nel-mondo-il-rapporto-cesvi-sul-ghi-nel-2013-1.137434

10. L'immigrazione nel mondo 


A. L'eccedenza degli uomini

11. L'esodo rurale


B. I nuovi bisogni


12. I bambini delle aree urbane povere
  Fonte - http://lpiersantelli.files.wordpress.com/2013/09/graficobis.png



13. Gli obiettivi di Sviluppo del Millennio (settembre 2000)


Eliminare la povertà estrema e la fame
Dimezzare, fra il 1990 e il 2015, la percentuale di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno. Dimezzare, fra il 1990 e il 2015, la percentuale di persone che soffre la fame.
Obiettivo 2: Raggiungere l'istruzione elementare universale
Garantire che, entro il 2015, tutti i bambini e le bambine, ovunque vivano, completino il ciclo degli studi elementari.
Obiettivo 3: Promuovere l'uguaglianza fra i sessi e conferire potere e responsabilità alle donne
Eliminare, preferibilmente entro il 2005, e a tutti i livelli entro il 2015, le disparità di genere nell’istruzione elementare e secondaria. Ridurre di due terzi, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità fra i bambini al di sotto dei cinque anni di età.
Obiettivo 4: Diminuire la mortalità infantile
Ridurre di due terzi, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità fra i bambini al di sotto dei cinque anni di età.
Obiettivo 5: Migliorare la salute materna
Diminuire di tre quarti, fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità materna.
Obiettivo 6: Combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie
Fermare entro il 2015 e cominciare a invertire la diffusione dell’HIV/AIDS. Fermare entro il 2015 e cominciare a invertire l’incidenza della malaria e di altre importanti malattie.
Obiettivo 7: Assicurare la sostenibilità ambientale
Integrare i principi dello sviluppo sostenibile nelle politiche e nei programmi nazionali e invertire la tendenza al depauperamento delle risorse naturali. Dimezzare entro il 2015 la percentuale di persone che non hanno un accesso sostenibile all’acqua potabile e ai servizi fognari. Raggiungere entro il 2020 un significativo miglioramento nelle esistenze di almeno 100 milioni di abitanti dei quartieri degradati.
Obiettivo 8: Sviluppare una collaborazione globale per lo sviluppo
Sviluppando ulteriormente un sistema finanziario e commerciale che sia aperto, equo, basato su delle regole, prevedibile e non discriminatorio (prevede impegni a favore del buon governo, dello sviluppo e della diminuzione della povertà – sia a livello nazionale che internazionale).
Occuparsi delle particolari esigenze delle nazioni meno sviluppate (prevede l’adozione di esenzioni doganali e l’eliminazione delle quote per le esportazioni delle nazioni meno sviluppate, un programma migliorativo di condono del debito per i paesi poveri fortemente indebitati; la cancellazione del debito ufficiale bilaterale; e una assistenza per lo sviluppo più generosa per le nazioni impegnate nella diminuzione della povertà.
Affrontare le speciali necessità dei paesi in via di sviluppo privi di sbocchi al mare e degli stati in via di sviluppo delle piccole isole (mediante il Programma d’azione per lo sviluppo sostenibile degli stati in via di sviluppo delle Piccole Isole e dei provvedimenti della 22a Assemblea Generale).
Trattare in maniera efficace i problemi del debito dei Paesi in via di sviluppo, mediante l’adozione di misure nazionali e internazionali che rendano il loro debito sostenibile nel lungo periodo. Alcuni degli indicatori elencati in precedenza vengono verificati separatamente per i paesi meno sviluppati, l’Africa, i Paesi in via di sviluppo privi di sbocchi al mare e gli stati in via di sviluppo delle piccole isole.
In collaborazione con i paesi in via di sviluppo, sviluppare e mettere in atto strategie per creare dei posti di lavoro dignitosi e produttivi per i giovani. Nei Paesi in via di sviluppo, in collaborazione con le imprese farmaceutiche, fornire accesso a medicinali essenziali con prezzi abbordabili. In collaborazione con il settore privato, rendere disponibili i benefici delle nuove tecnologie, specialmente le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

 

14. Schema dello sviluppo durevole